Non chiedetemi qual è il mistero della vita, non saprei darvi una risposta. Quel che provo però posso esternarlo, e forse, in questi momenti è lo stesso sentimento che invade silenziosamente l’animo di tanti. Sono triste, frastornato, sconvolto, senza parole. Quando perdi una persona con la quale hai diviso buona parte della tua gioventù, non è solo una persona che viene a mancare, è parte di te che muore e che ti abbandona. Quali e quanti sono i travagli, buon Dio, che ci hai riservato? Quelli di Peppe certamente sono stati di una pesantezza infinita se hanno avuto l’ardire di prevaricare l’immensità dell’amore tuo. Dov’ è finita la schiettezza, la semplicità e la freschezza dei vent’anni? Peppe era sempre una persona avanti, era sempre alla moda, spiritoso, altruista, socievole, sapeva dividere con gli amici i diversi momenti rendendoli piacevoli senza rincorse. Dopo gli anni della gioventù le strade di molti della nostra età presero direzioni diverse. Non ci siamo più frequentati con l’assiduità di un tempo. Durante le estati carigliesi, però, si finiva per incontrarci e tante volte abbiamo trascorso insieme belle serate. Tutto sembrava girare secondo la normalità, poi, come tutti sappiamo, un gravissimo incidente stradale che costò la vita a sua sorella la carissima Antonietta a suo cognato e ad altri due suoi familiari, determinò negativamente lo stato delle cose nella sua esistenza. Nulla fu più come prima. Peppe è stato per diversi anni mio compagno di scuola. Lo scorso mese di agosto, dopo quarantasei anni, una ventina di compagni della classe VB dell’ITIS di Fuscaldo Marina ci siamo riuniti ed è stata una serata bellissima. Lui però, non è stato dei nostri, sua figlia Giusi, mi disse che da un po di tempo preferiva starsene da solo. In seguito, tuttavia, siamo riusciti a coinvolgerlo in un gruppo WhatsApp messo su da noi ex compagni di scuola per tenerci in contatto, e lui, per la verità, fino al mese scorso ha partecipato attivamente. Poi col peggioramento di sua sorella Tina, pensò di isolarsi nuovamente e tutto è precipitato.
Non chiedetemi qual è il mistero della vita, non saprei darvi una risposta. L’amore di Dio, però è infinito e spero che possa riempire il cuore di Rita, di Giusi, di Francesco e di sua moglie Lena. Ogni cosa appartiene a Dio e noi non possiamo togliergli nulla Mai! - Vivi o morti apparteniamo a Lui e adesso solo la sua misericordia, potrà dare luce a tutta la sua famiglia.Ciao Peppe.
Luigi Tuoto
Cariglio, 4 gennaio 2018
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