Il 18 agosto a Cariglio si è svolta la settima edizione del Concerto in Memoria del papà del dott. Gino Ibello, il quale ogni anno ci offre un crescendo di impegno e qualità dell'evento ormai diventato un appuntamento atteso non solo da Cariglio ma anche dai borghi limitrofi.
Trovo questa iniziativa fortemente lodevole, non solo perché chi l'ha pensata vi investe un forte impegno organizzativo ed economico, ma perché rappresenta per tutti un esempio nobile di elaborazione di un dolore.
La nostra società tende ad una dimensione sempre più autistica delle emozioni il dott Ibello invece oltre ad offrire un concerto di qualità eccelsa come hanno testimoniato gli artisti di successo che sono intervenuti dà un dono di valore inestimabile a tutti coloro che entusiasti partecipano ed anche a coloro che non sono presenti, il nostro caro Gino ci fa sentire comunità. La condivisione di un ricordo, come quello intimo della scomparsa di un genitore, molto generosamente lo condivide con tutti, con una forma espressiva davvero encomiabile perché oltre alla dimensione ludica si impegna a cercare degli strumenti comunicativi, scrivendo egli stesso dei brevi compendi, per rendere più fruibili anche brani che richiedono una sorta di preparazione musicale.
Come il più abile degli educatori inserisce nella prima fase del concerto pezzi che appartengono ad un repertorio più raffinato per poi compensare l'orecchio meno abituato con brani classici del romanticismo napoletano, che in tutta sincerità toccano gli animi anche dei melomani più esigenti.
Grazie Gino per questo tuo dono così grande, quell'idea di comunità che tu contribuisci a vivificare è molto importante per tutti poiché comunità vuol dire forza, forza anche per il singolo che in essa può trovare solidarietà e identità.
Antonietta Castagnaro