Il rapporto dominati-dominatori pesò nella gastronomia popolare. la società calabrese subì : angioini, aragonesi, spagnoli, francesi e poi borbonici si avvicendarono al governo della regione dal XIII al XIX secolo. Terremoti, pestilenze e, soprattutto, le scorrerie dei pirati turcheschi e nordafricani del XVI secolo contribuirono drammaticamente a mortificare la vita sociale.
Un impulso notevole alla gastronomia contadina diedero quei nuovi prodotti importati dagli spagnoli dopo la scoperta dell'America: mais, fagioli, pomodori, patate, patate dolci, etc.. Questi elementi dopo non poco tempo trovarono nel Sud d'Italia e in Calabria l'habitat ideale e risolsero non pochi problemi alimentari.
La polenta è oggi piatto tradizionale del Nord: ebbene la polenta nacque nel Sud.
Furono gli Spagnoli a introdurla: se ne facevano, "tortillas" (pizzateddi), e minestre. Il clima ne sconsigliò pero l'uso costante per evitare la pellagra e così la polenta risalì la penisola per attestarsi al Nord. tratto da Calabria net work